Il Piccolo Principe di Saint Exupéry

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Miei cari amici, in questo tempo estivo, cresce in noi il desiderio di letture che allargano la mente ed il cuore. In questi giorni ho ripreso in mano il bel capolavoro di Saint Exupéry dal titolo “Il Piccolo Principe”. Davvero lo spirito rende le cose uniche. È il fine delle nostre scelte, dei nostri sforzi, dell’amicizia, dell’amore. Mille rose in un giardino assomigliano a quella che il Piccolo Principe ha lasciato sul suo pianeta, ma la sua è unica in quanto l’ha innaffiata e protetta, in altri termini, l’ha «addomesticata», per dirlo come la volpe che aggiunge: «Diventi responsabile per sempre di ciò che hai addomesticato». Dunque si può dire che lo spirito … semplicemente e meravigliosamente crea legami. Quei legami che assumono una posizione ancora più forte nello scorrere di queste nostre giornate estive. Nel testo che mi è capitato nuovamente di leggere, grazie allo spirito il mondo si popola di segni evocatori: come il campo di grano che ricorda i capelli biondo oro del Piccolo Principe, le stelle sono campanellini che ricordano il suo riso, il cielo è pieno di pianeti dove scricchiola la catena di un vecchio pozzo come quello trovato nel deserto dall’amico pilota. La vera vita è nello spirito che può perfettamente fare a meno della materia, della «corteccia» che il Piccolo Principe lascia dietro di sé senza rimpianti. Per ritrovare la sua rosa infatti, il Piccolo Principe sacrifica il proprio corpo, facendosi mordere dal serpente velenoso: «Sembrerò morto ma non sarà vero… », ci dice come ultimo messaggio. Dato che lo spirito, che non riusciamo a vedere con gli occhi, è rappresentato dalla sforzo di addomesticare, di creare legami, che in fondo altro non è che la parte d’immaginazione e d’amore che mettiamo in ciò che facciamo, allora la lettura del racconto dovrebbe bastare per evocarlo e farlo risorgere. Il mio augurio è che questo tempo estivo sia anche per voi … un “tempo di resurrezione” vera !!!

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